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Accademia KaraKorum: Percorso formativoAyurveda Yoga/Shiatsu/MTC e Insegnanti Yoga
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CRONOLOGIA DEGLI INCONTRI/SEMINARI PRECEDENTEMENTE SVOLTI DAL 2006/2024 SCORRI IN GIU' PER ESSERE INFORMATO DI TUTTI GLI EVENTI!
GIOVEDI' 10 OTTOBRE 2024 CONCERTO DI MUSICA CLASSICA INDIANA: GIOVEDI' 10 OTTOBRE ore 20.30 per Sarod, Tabla con Maestro SARTHO PAROTHY e il Musicista Stefano Grazia D omenica 11 Febbraio e Domenica 10 Marzo 2024Seminario: Complementarietà storica e operativa della medicina indiana e cinese Malattia e guarigione nella prospettiva spirituale della medicina indiana e cinese
con il Prof. Alessandro Grossato Indologo, storico delle religioni e analista geopolitico, docente incaricato di religioni non cristiane presso la Facoltà Teologica del Triveneto a Padova Fra le medicine tradizionali dell’Asia, tutte di lontana origine sciamanica, quelle indiana e cinese, pur abbastanza diverse tra loro, presentano anche le maggiori affinità, e per più di una ragione. Lo dimostra la medicina tibetana, che è in buona parte debitrice a queste due grandi tradizioni mediche. Durante questo Corso, condotto su rigorose basi storiche, l’argomento verrà trattato da un punto di vista essenzialmente intellettuale. Quindi spirituale, e soprattutto realizzativo. Appoggiandosi, anche in termini comparativi, a una selezionata iconografia sia indiana che cinese, talvolta tibetana, con qualche esempio tratto anche dall’arte occidentale, sia antica che medioevale. Alla base della medicina indiana e cinese, c’è una profonda e complessa dottrina, sia metafisica che cosmologica. La medicina tradizionale orientale, un tempo lo era anche quella occidentale, è a tutti gli effetti una scienza cosmologica, che si fonda sulla totale corrispondenza fra macro e microcosmo, sia nella sua interezza, che in tutte le sue singole parti. Corrispondenza che si articola nel semplice schema ternario costituito da spirito, anima e corpo. L’idea di salute, coincide dunque con la costante, scrupolosa manutenzione dell’equilibrio fra questi tre livelli ontologici di cui è intrinsecamente partecipe, per nascita, l’essere umano. Ma con uno scopo ben preciso: mantenere sempre aperta la possibilità di uno sviluppo non solo fisico, bensì soprattutto spirituale dell’individuo, a partire da un qualsiasi momento della sua vita. Sia nel mantenimento di condizioni fisiche ottimali, che nelle fasi iniziali di un eventuale sviluppo spirituale, un ruolo fondamentale è rivestito dalla respirazione, sia grossolana che sottile. In questa particolare ottica medica, la malattia può essere sia il segno di uno squilibrio psico-fisico, che il punto di partenza, la bona occasio di una vocazione spirituale, più o meno autentica e profonda. Com’è facile comprendere, la farmacopea tradizionale asiatica attinge direttamente alle sostanze provvidenzialmente presenti nei tre Regni naturali, animale, vegetale e minerale. Tripartizione considerata non casuale, perché anch’essa riflesso di quella primordiale, sia del Cosmo che dell’essere umano. La procedura di trasformazione delle diverse sostanze naturali in veri e propri farmaci, può essere anche molto articolata e complessa, applicando tecniche particolari, che possono giustamente ricordare l’arte alchemica, ben presente sia in India che in Cina. A questo punto, l’uso del farmaco per eccellenza, sia esso il soma o il cinabro, può andare ben oltre la semplice guarigione in senso solo fisico o psichico, arrivando a poter conferire, ma solo in casi rarissimi e privilegiati, la longevità o addirittura l’immortalità. Alessandro Grossato I l seminario sarà svolto in due domeniche, qui di seguito date e argomenti
Argomenti del Seminario di domenica 11 Febbraio 2024 Introduzione: Complementarietà storica e operativa della medicina indiana e cinese 1. Scoprendo il santuario del proprio corpo · Macrocosmo e microcosmo: ovvero spirito, anima e corpo· Corpo, respiro e mente· Ascesi del corpo fisico e psichico· La nozione di corpo sottile e la distribuzione dei suoi centri e canali all’interno all’esterno del corpo· L’importanza della respirazione, sia grossolana che sottile, e la sua circolazione interna
Argomenti del Seminario di domenica 10 Marzo 2024 2. Malattia, guarigione e immortalità · La malattia come sintomo di uno squilibrio sia psicofisico che spirituale· La malattia come occasione di riorientamento spirituale della vita· Una farmacopea tratta dai tre regni naturali . Longevità e immortalità.Prof. Alessandro Grossato: Laureato nel 1981 a Venezia in Lingue e Letterature Orientali. Orientalista e storico delle religioni, ha insegnato nelle Università di Padova, Trieste-Gorizia e Trento. Dal 2009 insegna Religioni non cristiane presso la Facoltà Teologica del Triveneto e dal 2012 Mistica comparata presso l'ISUR (Istituto di Scienze dell'Uomo di Rimini). Membro dell’Istituto per il Medio e l'Estremo Oriente di Roma, ha partecipato alla Missione archeologica italiana in Nepal. Dal 2016 è membro del Centro di Filologia e Medievistica Indo-Mediterranea (FIMIM) dell’Università di Bologna. Nel 2004 ha fondato e diretto assieme a Francesco Zambon la Collana Viridarium della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e nel 2008, assieme a Carlo Saccone, la Rivista Quaderni di Studi Indo-Mediterranei, patrocinata dall’Università di Bologna. Nel 2021 ha fondato e dirige, assieme a Francesco Zambon, Kratèr. Quaderni di culture e tradizioni spirituali, patrocinata dall'ISUR di Rimini. Fra le sue numerose pubblicazioni si segnalano: Navigatori e viaggiatori veneti in India. Da Marco Polo ad Angelo Legrenzi, Olschki, Firenze 1994; Il libro dei simboli. Metamorfosi dell’umano tra Oriente e Occidente, Mondadori, Milano 1999; Il mito della Fenice in Oriente e Occidente, Marsilio, Venezia 2004 e tra le curatele: Miti e simboli dell’arcobaleno, Mimesi, Milano 2020; Corpi di Luce, Pazzini, Rimini 2022 GIOVEDI' 9 NOVEMBRE 2023 CONCERTO DI MUSICA CLASSICA INDIANA: GIOVEDI' 9 NOVEMBRE ore 20.30 per Sarod, Tabla e Santoor con Maestro SARTHO PAROTHY e i due autorevoli Musicisti Stefano Grazia e Riccardo Misto Lunedì 05 Giugno 2023INCONTRO STUDIO “LA PRATICA del CONTROLLO del respiro prānāyāma NELLA CULTURA RITUALE e MEDICA DELL’INDIA”con il Prof. Ordinario dell’Università di Padova Fabrizio Ferrari “Il prānāyāma nella cultura rituale e medica dell’India” Durante il periodo vedico antico (1750-1200 a. C.), la guarigione dalle malattie e la longevità (ā́yus) dipendevano principalmente da esorcismi e riti magici intesi a salvaguardare la vita e a proteggere la regolarità e continuità dei soffi vitali. Nel periodo successivo, con l’affermarsi di varie tradizioni ascetiche, l’abilità di regolare il respiro (prānāyāma) diviene funzionale al controllo della mente, del cuore e del corpo mentre la sua interruzione e/o regolazione consente di distruggere malattie, colpe e peccati, e permette la liberazione. A partire dai primi secoli d.C., forme di controllo del respiro sono attestate in testi mitologici, rituali, normativi e filosofici, e riflettono una pratica largamente diffusa tesa ad ottenere una lunga vita o persino l’immortalità. La tradizione āyurvedica ha invece sempre rifiutato di considerare il prānāyāma e i potenziali aspetti positivi della sua pratica. Ciò nonostante i compendi āyurvedici classici non hanno considerato con dovizia gli aspetti potenzialmente terapeutici del prānāyāma. La relazione andrà ad esplorare le ragioni storiche, socio-economiche e culturali all’origine di un presunto pregiudizio ideologico dei vaidya nei confronti della cultura rituale e ascetica. L’intervento propone una ricostruzione delle più antiche forme di controllo del respiro ed esamina le ragioni storiche e ideologiche per cui la classe medica indiana ha ignorato tale pratica fino al XX secolo, quando varie forme di Yoga sono state integrate nell’Āyurveda, la relazione andrà ad esplorare le ragioni storiche, socio-economiche e culturali all’origine di un presunto pregiudizio ideologico dei vaidya nei confronti della cultura rituale e ascetica. Fabrizio Ferrari Professore ordinario di storia delle religioni Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Religioni Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA) Università degli Studi di Padova
DIPLOMI 1999: Laurea in Lingue e Letterature Orientali (hindi, sanscrito), Università Ca’ Foscari Venezia: 110 e lode 2005: Ph.D. (Middle Bengali literature and Bengali folk religions), Department of the Languages and Cultures of South Asia, SOAS (School of Oriel and African Studies), University of London 2007: SOAS (School of Ontariental and African Studies), University of London: Post-doctoral Research Associate in the Study of Religions. 2009: Postgraduate Certificate in Teaching in Higher Education (MA equivalent), University of Chester POSIZIONI ACCADEMICHE Professore ordinario di storia delle religioni Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA)Università degli Studi di Padova 2012–2018: Professor of Religious Studies, Department of Theology and Religious Studies, University of Chester 2009–2012: Senior Lecturer in Religious Studies, Department of Theology and Religious Studies, University of Chester 2007– 2009: Lecturer in Religious Studies, Department of Theology and Religious Studies, University of Chester 2006–2007: Teaching assistant (Study of Religions; South Asian Religions). Department of Religious Studies, School of Oriental Domenica 27 Novembre 2022 e Domenica 29 Gennaio 2023 SEMINARIO di AYURVEDA con il Dott. ERNESTO IANNACCONE: " SUONI MISTICI E SUONI DI POTERE I MANTRA NELLA TRADIZIONE SANSCRITA, NELL'AYURVEDA e NELLO YOGA Non è possibile raffigurare compiutamente il mondo sanscrito, la filosofia e la religione indiana e, forse l’India stessa, senza fare riferimento ai mantra, che di quell'universo culturale costituiscono uno degli aspetti più originali, ricchi e complessi. I mantra, suoni-parole-formule carichi di potere e di energia, sono tanto celebrati e venerati, talvolta temuti, quanto sfuggenti alla comprensione, non definibili e non classificabili. Avvicinarsi al mondo composito dei mantra significa entrare in una dimensione che è allo stesso tempo magica, spirituale, filosofica, musicale, terapeutica e finanche grammaticale. Il seminario che si svolgerà in due giornate (domenica) tratterà del percorso storico dei mantra, dai Veda al tantrismo, soffermandosi sugli aspetti più importanti e cercando al contempo di rispondere ad alcune domande decisive: - I mantra hanno o meno un significato? - Da dove provengono? Sono essi umani o divini? - Da dove traggono la loro forza e il loro potere? - Vanno utilizzati o meno? E se sì, come?
E infine, come "fabbricare" un mantra che risulti adatto per un particolare individuo? I mantra verranno studiati in relazione all’Āyurveda, dunque in relazione al loro potere terapeutico, ai Veda, dunque in relazione al loro potere magico, e al tantrismo, dunque in relazione al loro potere salvifico.
Dott . Ernesto Iannaccone: medico chirurgo, medico ayurvedico, specialista in Igiene e Medicina Preventiva, autore di numerose pubblicazioni sulla Medicina Ayurvedica. E’ annoverato tra i maggiori esponenti europei di Medicina Ayurvedica, si occupa di Ayurveda dal 1985 circa, si è formato presso la Maharishi Vedic University, Vlodrop, Olanda. Ha compiuto lunghi soggiorni e di studio in India presso svariate istituzioni ospedaliere ed universitarie la Maharishi Word Center for Ayurveda, Maharishi Nagar, Delhi, dove ha ricevuto gli insegnamenti dai maggiori esperti in Ayurveda. Nel 1989 ha fondato con altri medici l’Associazione Medica Maharishi, della quale è presidente. Tiene regolarmente corsi di formazione di medicina ayurvedica rivolti a medici, operatori della salute, fa parte del corpo docente di Ayurvedic Point, Milano, attualmente è impegnato nella creazione di un ambulatorio ayurvedico nell’Ospedale Monaldi, ASL1, Napoli e nella traduzione e nella divulgazione dei testi classici dell'Ayurveda.
Autore di numerosi libri tra i quali citati alcuni: Formule d'Immortalità, Il cuore dell'Ayurveda, I disordini della mente, Il corpo immaginario dell'Ayurveda e la straordinaria Opera il “Il filo degli insegnamenti”. Si tratta di una splendida traduzione integrale del primo Libro (Sutrasthana) della Charaka Samhita, il più antico ed autorevole trattato antico sulla medicina ayurvedica con estratti dell’Ayurveda Dipika di Chakrapani. Studioso di sanscrito, è impegnato in un progetto di traduzione dei testi classici dell’Ayurveda
SESSIONE SETTEMBRE/DICEMBRE 2022 Incontri diFilosofiaYoga/AyurvedaL'Arte della Concentrazione, della Meditazione, della Verticalità con Stefano VirgilioCosa sono lo Yoga e l’Ayurveda? La parola “yoga” viene dalla radice sanscrita “yuj”, che significa unire: in senso spirituale, è quel processo per cui lo yogi realizza l'identità tra Jivatman e Paramatman: l'anima umana è portata in cosciente comunione con il divino. L’arte dello Yoga aiuta a dominare e a sciogliere gli schemi mentali che affliggono, condizionano la mente. L’opera di Patanjali si compone in 196 aforismi o sutra suddivisi in capitoli. La parola sutra significa insegnamento, legame o sequenza, indica come l’opera sia un susseguirsi di scritture come i grani di un mala. Questa scrittura, detta anche Yoga Darshana significa “il processo di vedere attraverso lo Yoga”, si tratta di una vista che va oltre l’uso dei sensi, è un vedere l’invisibile, oltre la comune percezione. Anche l’Ayurveda ha gli stessi principi per comprendere la “vera natura” dell’uomo, attraverso l’importante conoscenza dei testi Vedici, il riequilibrio bioenergetico del tocco, dell’allineamento delle nadi e dei Chakra! Gli incontri di Filosofia Yoga/Ayurveda sono rivolto a tutti, soprattutto alle persone che desiderano avvicinarsi alle Filosofie della Tradizione del Samkhya, del Silenzio, della Bhagavad Gita, Buddiste per aprirsi alla gioia e nella profondità della meditazione. Calendario e Programma degli incontri v GIOVEDI’ 29 SETTEMBRE Argomento: LA CONSAPEVOLEZZA · Scoprire la consapevolezza · Che cos’è questa esperienza · Stati di coscienza · Toccare gli stati superiori di coscienza con lo Yoga Nidra · Pratica di Yoga Nidra Calendario e Programma degli incontri GIOVEDI’ 13 OTTOBRE Argomento: LA FORZA VITALE UNIVERSALE· Cos’è il Prana· L’importanza di una corretta circolazione del Prana· Prana: Yoga e Ayurveda per bilanciare e controllare la forza vitale· Toccare gli stati superiori di coscienza con lo Yoga Nidra· I 5 corpi: i Panchakoshas· Pratica Dharana (concentrazione) sul Prana Vayu, Respirazione a narici alternate
Calendario e Programma degli incontri GIOVEDI’ 03 NOVEMBRE Argomento: GESTIRE LE EMOZIONI· La potenza di un centro di calma· Affrontare le emozioni· Rilasciare le emozioni difficili· Distacco· Guarire le emozioni più intense· Cosa fare quando sentiamo paura ed ansia· Eliminare il veleno: la rabbia· Yoga e meditazioneCalendario e Programma degli incontri GIOVEDI’ 01 DICEMBRE Argomento: COS’E’ LA MEDITAZIONE· La meditazione non è un processo facile o lineare· Progredire nella meditazione· Essere consapevoli del respiro· Tecniche di meditazione
MERCOLEDI' 13 OTTOBRE 2021: SEMINARIO CULTURALE di MEDITAZIONE e RICERCA SPIRITUALE“BERE ALLA FONTE” LA POESIA COME MEDITAZIONE E RICERCA SPIRITUALE
CONDUCE FRANCESCA DIANO
James Harpur, che è considerato a livello internazionale uno dei maggiori poeti viventi, ci conduce lungo un percorso di esplorazione e conoscenza del Sè e del mondo attraverso gli strumenti della poesia che, come egli la intende, è il più alto e profondo mezzo per esplorare e ricercare le verità ultime. Harpur è infatti uno dei più autorevoli rappresentanti di quella che si definisce "poesia spirituale", vale a dire una poesia che molto si avvicina alla mistica e che si abbevera alla fonte della Luce originaria in una costante tensione verso l'assoluto..
Bio. James Harpur è nato in Inghilterra nel 1956 da genitori angloirlandesi e vive ormai da molti decenni in Irlanda: laureatosi in Letteratura Inglese a Cambridge, ha vissuto per un periodo sull'isola di Creta, ambiente che ha ispirato molte delle sue opere. Autore di numerose raccolte poetiche e di vari testi in prosa, ha ricevuto moltissimi premi prestigiosi a livello internazionale e numerosi riconoscimenti. Ospite di programmi radiofonici e televisivi, tiene corsi di scrittura poetica, conferenze e letture pubbliche in università irlandesi e inglesi e per varie istituzioni accademiche. È direttore della rivista letteraria Southword, uno dei più autorevoli periodici letterari e della Temenos Academy Review ed è membro di Aosdàna, la prestigiosissima ed esclusiva accademia irlandese delle arti, cui si accede solo su invito. Ha compiuto studi classici, approfondendo poi la storia e la letteratura irlandese dei primi secoli del cristianesimo, ha una solida formazione di latinista e di grecista e conosce l'ebraico. Ha pubblicato otto raccolte di testi poetici, una meravigliosa traduzione di Boezio, che ha intitolato Fortune’s Prisoner. Ha pubblicato traduzioni da Dante, da Virgilio, da Eschilo, da Plotino, ecc. Da A Vision of Comets, a The Monk’s Dream, da The Dark Age a Oracle Bones a Angels and Harvesters, alle più recenti The White Silhouette, The Examined Life e The Oratory of Light, le sue raccolte poetiche gli hanno guadagnato moltissimi riconoscimenti e numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2007 ha pubblicato, con la Iona Books, The Gospel of Joseph of Arimathea, testo in prosa e versi. Fra i molti premi e riconoscimenti, ha ricevuto The British National Poetry Prize, borse dalla Cork Arts Society, dall’Arts Council, dall’Eric Gregory Trust e dalla Society of Authors. Ha inoltre ricevuto di recente dall'università di Melbourne il prestigioso Vincent Buckley Poetry Prize, The Irish Time Book of the Year Prize e il Michael Hartnett Poetry Prize. È stato inoltre poeta residente per il Munster Literary Centre, la Princess Grace Kelly Irish Library di Monaco e la Cattedrale di Exeter. Francesca Diano, da quindici anni traduttrice italiana di Harpur, di cui conosce a fondo l'opera, sarà moderatrice del seminario e traduttrice poiché leggerà i suoi versi in italiano. Nata a Roma, si è trasferita a Padova a due anni al seguito del padre, il grecista e filosofo Carlo Diano. Laureata in Storia dell'Arte, ha vissuto a lungo a Londra e in Irlanda, dove ha insegnato all'università di Cork. Studiosa di folklore e tradizione orale irlandese da molti decenni, dai primi anni '80 è traduttrice letteraria e consulente editoriale per grandi case editrici. Come scrittrice ha pubblicato un romanzo, una raccolta di racconti, testi poetici e saggi e suoi testi sono presenti in antologie di poeti italiani e di racconti. Alcuni suoi racconti sono stati tradotti e pubblicati da importanti riviste letterarie americane. Da tempo si occupa della cura e della pubblicazione delle opere di suo padre. SABATO 03 Luglio 2021: EPICURO E LE QUATTRO VIE PER LA FELICITA' e Breve concerto di Musica Indiana In Grecia, fra il IV e il III secolo a. C., durante tempi travagliati e incerti, un filosofo nato a Samo nel 341 fonda una comunità, che chiama "il Giardino", in cui insegna ai suoi discepoli l'arte della felicità. Alla comunità possono accedere tutti coloro che condividono i suoi insegnamenti, comprese le donne, fatto unico nella Grecia dell'epoca, e che si autofinanzia con il versamento di somme minime. La filosofia che vi si insegna è volta a offrire i mezzi per liberare l'anima e il corpo dal dolore attraverso tecniche e pratiche ben precise. Il dolore nella vita umana è causato dai desideri e dalle paure ed Epicuro conduce i suoi discepoli lungo la strada della liberazione e del raggiungimento del piacere. Ma il piacere, nella sua definizione, è assenza di dolore, dunque, per soddisfare le necessità materiali basterà "non aver fame, non aver sete, non aver freddo", cose facili da raggiungere conducendo una vita sobria e semplice, priva di eccessi, che provocherebbero dolore. L'altra fonte di dolore sono le paure, in particolare quella della morte e quella degli dèi. Ma anche qui Epicuro ha le sue tecniche di liberazione. Il suo Tetrafarmaco: i quattro rimedi, sono la risposta alla liberazione del dolore e al raggiungimento della felicità. Ma l'uomo è fatto anche di anima e dunque il fulcro del suo insegnamento è il sommo dono dell'amicizia, la philìa, il legame che unisce spiriti affini e che non solo procura felicità nel filosofare, ma è fatta di amore reciproco, sostegno materiale e morale, aiuto e vicinanza, presenza e condivisione. Questo è l'aspetto più alto del suo pensiero, che potremmo tradurre con "amore". Nel suo Giardino tutti gli uomini sono uguali. Epicuro intende la filosofia come pratica di vita, non come teoria e di questo ne abbiamo testimonianza nei suoi copiosi scritti, solo parte dei quali ci sono arrivati. Fra questi, le Massime Capitali, cioè la raccolta dei principi da mandare a memoria e ripetere perché fossero ben presenti. Numerosissime le sue lettere agli amici delle varie comunità sorte in altre città, dove Epicuro era sempre presente con la sua parola, il suo sostegno morale e materiale, anche per gli orfani e le vedove. E importantissimi i suoi scritti sul Canone (la regola), la Fisica e l'Etica. Oggi Epicuro ha moltissimo da insegnarci: non solo la fratellanza e l'unione fra gli uomini ("se necessario l'amico morrà per l'amico"), non solo i principi per una vita serena e scevra di angosce, ma anche l'amore per la libertà, che è frutto della liberazione dalla paura, il mezzo più efficace per controllare e manipolare la vita degli esseri umani. Il seminario svolto da FRANCESCA DIANO: Nata a Roma, si è trasferita a Padova a due anni al seguito del padre, Carlo Diano. Laureata in Storia dell'Arte, ha vissuto a lungo a Londra e in Irlanda, dove ha insegnato all'università di Cork. Studiosa di folklore e tradizione orale irlandese da molti decenni, dai primi anni '80 è traduttrice letteraria e consulente editoriale per grandi case editrici. Come scrittrice ha pubblicato un romanzo, una raccolta di racconti, testi poetici e saggi e suoi testi sono presenti in antologie di poeti italiani e di racconti. Alcuni suoi racconti sono stati tradotti e pubblicati da importanti riviste letterarie americane. Da tempo si occupa della cura e della pubblicazione delle opere di suo padre.
I MUSICISTI Marged Trumper è indologa e cantante, laureata in lingua e letteratura hindi con una tesi sul genere femminile thumri. Ha cominciato a studiare il canto indiano oltre vent’anni fa presso l’Istituto di Musiche Comparate della Fondazione Cini di Venezia con Amelia Cuni (canto dhrupad), proseguendo lo studio presso il Conservatorio di Vicenza. Ha poi deciso di seguire la maestra Sunanda Sharma cominciando a frequentarne i corsi alla Royal Academy of Music di Londra, per poi diventare sua allieva e specializzarsi nello stile vocale di Benares (thumri, khyal e generi semiclassici). È stata seguita nei suoi viaggi di studio in India anche dalla leggendaria maestra Girija Devi di Benares soggiornando nella sua residenza presso la Sangeet Research Academy di Calcutta. Ha insegnato lingua hindi all’Università di Milano ed è attualmente docente di lingua hindi, indologia, metodologia della ricerca sul campo e canto indiano presso il corso accademico del Conservatorio di Vicenza. È una delle poche occidentali ad approfondire i vari e diversi generi attuali della musica vocale colta indostana e a essere specializzata allo stesso tempo nell’aspetto linguistico-letterario e musicale. Porta avanti anche una attività di ricerca nell’ambito degli argomenti di genere e decolonializzazione per la musica indiana partecipando a convegni internazionali e pubblicando contributi a riguardo. Stefano Grazia: è stato uno dei primi in Italia a interessarsi della musica classica indiana e della tradizione musicale del Nord India. Nel 1985 si è laureato con 110 e lode in Storia Orientale (a indirizzo indologico) con una Tesi di Laurea avente per titolo "Rapporti tra Linguaggio, Musica ed Estetica nell'India Classica". Nel 1979 ha iniziato lo studio delle Tabla e della musica del Nord India presso la Fondazione Cini di Venezia sotto la guida del grande Maestro Pandit Sankha Chatterjee di Calcutta, del quale è stato il primo allievo italiano. Nel corso dei suoi studi e approfondimenti ha incontrato e conosciuto personalmente maestri quali Ravi Shankar, Alla Rakha, Budhaditya Mukherjee, Shahid Parvez, Kishen Maharaj, Pooran Maharaj, Zakir Hussein, Partho Sarothy e altri ancora. Ha accompagnato in oltre 100 concerti musicisti indiani di grande fama sia in Italia che all'estero Nel 2004 e 2005 ha collaborato con l'Università di Bologna per eventi correlati alla musica indiana. Nel 2006 è stato direttore artistico di India World a Bologna, e nel 2004, 2006 e 2009 ha organizzato eventi musicali e interculturali quali "La via della Seta", "L'India e l'Occidente" "La seta e il cotone" "I cieli sopra Bologna". Ha partecipato a numerosi eventi internazionali tra cui nel 2007 il festival israeliano di Akko, nel 2008 Les Floraisson Musicales in Francia e nel 2010 Poiesis (Fabriano). Dal 2009 tiene regolarmente conferenze per la scuola di insegnati Ashtanga Yoga di Bologna AYBO. Ha anche collaborato con il grande sanscritista e sitarista Prof. Mark Dyczkowski in numerose conferenze e concerti. Presso il Centro Manipura accompagna da più di 20 anni alle Tabla autorevoli e importanti Musicisti Indiani di fama internazionale in concerti di musica classica indiana, ed è relatore di interessanti rassegne di cicli di conferenze sull’Induismo, sulla musica Indiana, sullo Yoga, Mantra…. SABATO 18 GENNAIO 2020 SEMINARIO INCONTRO STUDIO “RAIMON PANIKKAR” : “Introduzione al pensiero di R. Panikkar, "la Teologia pluralista di R. Panikkar" con il Prof. Ordinario Antonio Rigopoulos indologo e storico delle religioni Università Cà Foscari-Venezia Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa MediterraneaAntonio Rigopoulos–Università Cà Foscari Venezia Professore Ordinario di Indologia presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari, dove insegna Lingua sanscrita, Culture letterarie del Sudasia e Lingua hindi. Breve Curriculum Vitae Dopo la maturità scientifica al liceo G. B. Benedetti di Venezia si laurea nel 1987 in Storia (con indirizzo storico-religioso) presso l’Università Ca’ Foscari, con una tesi discussa con Franco Michelini Tocci e Mario Piantelli. Nello stesso anno vince una borsa di studio presso l’Università della California, Santa Barbara (UCSB), Dipartimento di Religious Studies, ove tra il 1988 e il 1990 è Teacher Assistant. Presso la UCSB consegue il Master of Arts (nel 1989) e il PhD (nel 1994) sotto la guida di Gerald James Larson, Ninian Smart e Barbara Holdrege. Durante il soggiorno californiano entra in contatto con Raimon Panikkar. Nel 1995 vince una borsa di studio post-dottorale di durata biennale presso il Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale, Università Ca’ Foscari, e studia sotto la guida di Giuliano Boccali e Gian Giuseppe Filippi. Dal 1999 al 2002 è ricercatore di Religioni e filosofie dell’India presso il Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale, Università Ca’ Foscari. Dal 2002 al 2015 è professore associato di Indologia presso lo stesso Dipartimento (dal 2011 rinominato Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea). Dal maggio 2015 è professore ordinario di Indologia presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari, dove insegna Lingua sanscrita, Culture letterarie del Sud Asia e Lingua hindi. Dal 2013 è direttore scientifico della rivista Annali di Ca’ Foscari – Serie orientale. Affiliazioni: Associazione italiana di studi sanscriti (dal 1997) Pali Text Society (dal 2003) International Association of Sanskrit Studies (dal 2004) Centro interdipartimentale di ricerca sui diritti umani, Ca’ Foscari (2005-2008) Centro studi di civiltà e spiritualità comparate, Fondazione Giorgio Cini (dal 2012) DOMENICA 6 OTTOBRE 2019 SEMINARIO SUI PRINCIPI FONDAMENTALI DI MTC (Medicina Tradizionale Indiana) Dott. Lucio Sotte: Medico-Chirurgo Specialista in Anestesiologia e Rianimazione, Esperto in Agopuntura e Medicina Cinese. Formato in Agopuntura e Medicina Cinese in Italia, Francia, Svizzera, Inghilterra, Stati Uniti e Cina, è docente al corso sui “Fondamenti razionali della medicina cinese” dell’Università di Chieti (1992-1996), a quello in Fitoterapia dell’Università di Siena dal 1994 e a quello in Agopuntura dell’Università degli Studi di Milano (1999-2008). Attualmente svolge la sua attività professionale di Agopuntura, Farmacologia, Massaggio, Dietetica e Ginnastica Medica Cinesi a Civitanova Marche. Inizia a praticare l’agopuntura nel 1980 come medico ospedaliero attivando il primo ambulatorio pubblico di agopuntura di tutta Italia. Nel 1986 apre l’ambulatorio di Civitanova in cui fornisce tutte le terapie della medicina cinese: oltre all’agopuntura, la farmacologia, le ginnastiche mediche, la dietetica, il massaggio cinesi. Dal 1984 insegna agopuntura e medicina cinese in varie Università e Scuole Italiane di Medicina Cinese. Ha pubblicato oltre 40 libri su tutti gli argomenti della medicina cinese. Laureato con 110 e lode in Medicina e Chirurgia a Bologna nel 1977 e specializzato in Anestesiologia e Rianimazione a Trieste nel 1980, medico ospedaliero dal 1977 al 1986, studia Agopuntura e Medicina Cinese in Italia, Francia, Svizzera, Inghilterra, Stati Uniti e Cina. Attualmente svolge la sua attività professionale di Agopuntura, Farmacologia, Massaggio, Dietetica e Ginnastica Medica Cinesi a Civitanova Marche (dove ha anche attivato dal 1981 presso le strutture di Analgesia del SSN il primo ambulatorio pubblico italiano di agopuntura, attivo per oltre 20 anni fino al 2003) a Macerata, a Fermo-Porto S. Giorgio ed a MonteGiorgio. Formato in Agopuntura e Medicina Cinese in Italia, Francia, Svizzera, Inghilterra, Stati Uniti e Cina, è docente al corso sui “Fondamenti razionali della medicina cinese” dell’Università di Chieti (1992-1996), a quello in Fitoterapia dell’Università di Siena dal 1994 e a quello in Agopuntura dell’Università degli Studi di Milano (1999-2008). Ha tenuto corsi e seminari di medicina cinese anche presso le Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia delle Università di Ferrara, Bologna, Brescia, Firenze, Perugia, Ancona, Camerino. Insegna presso la Scuola Italiana di Medicina Cinese (1984-1998) e presso la Scuola Matteo Ricci di Bologna, Napoli e Bari (1999-2008). Attualmente tiene lezioni e seminari di agopuntura presso molte Scuole ed Università italiane ed è responsabile dell’Aggiornamento Corsi e Docenti e del Dipartimento di Farmacologia Cinese della Scuola Italo Cinese dell’AMAB di Bologna. “Visiting Professor” della Facoltà di Medicina Cinese del Guangdong (Cina) (1994-1996) e “Consultant Professor” della stessa Facoltà (2001-2003). Presidente della Società Italiana di Farmacologia Cinese e Tradizionale (1992-1999), Presidente Onorario dell’Associazione Cinese di Farmacologia Cinese (Canton-Cina), Consigliere Nazionale e Tesoriere della F.I.S.A. (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura) (1999-2008). È responsabile regionale della F.I.S.A. per la regione Marche. Membro del Comitato Scientifico e Responsabile del Dipartimento Esteri della Fondazione Matteo Ricci di Bologna (1999-2008) è firmatario di diversi protocolli d’intesa con le Università di Medicina Cinesi di Pechino (1990) Canton (1990, 1994, 1997, 2001, 2011) e Nanchino (1997) e con la Middlesex University di Londra (2002). È membro della Commissione per le Medicine non Convenzionali dell’Ordine dei Medici della Provincia di Macerata e della Commissione Regionale per le Medicina Complementari dell’Assessorato alla Sanità della Regione Marche, membro della Commissione Agopuntura della Pan European Federation of TCM Societies (PEFOTS) e membro del Comitato Consultivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS sulle Linee Guida in Fitoterapia (2005). È autore di centinaia di articoli comparsi sulle riviste mediche nazionali ed internazionali e di oltre 40 volumi di medicina cinese editi in Italia, Inghilterra, Spagna e Romania tra cui il “Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese” (UTET, Torino, 1992), “Trattato di Massaggio, Fisiochinesiterapia e Ginnastiche Mediche Cinesi” (UTET, Torino, 1998), “Diagnosi e Terapia in Agopuntura” (Tecniche Nuove, Milano, 1992) “Farmacologia Cinese, principi” (Red, Como, 1992), “Acupuncture in Practice” (Churchill Livingstone, Edimburgo- Inghilterra 1997) “Fitoterapia, le principali ricette di base” (Red Como, 1998), “Masaje Pediatrico Chino” (Oceano-Ibis, Barcellona-Spagna, 1999), “Basi di Medicina Cinese e Clinica di Tuina” (CEA, Milano, 2004), “Ginnastica Medica Cinese Qi Gong” (CEA, Milano, 2005), “Masajul Chinezesc” (Antet, Romania); è collaboratore scientifico di molte riviste italiane e straniere. È inoltre autore e curatore della collana “Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese” della Casa Editrice Ambrosiana di cui sono stati pubblicati i primi sei volumi: “Fondamenti di Agopuntura e Medicina Cinese” (Milano, 2006), “Semeiotica Cinese” (Milano, 2006), “Agopuntura Cinese” (Milano 2007), “Massaggio Cinese” (Milano 2009), “Farmacologia Cinese” (Milano 2010). “Dietetica Cinese” (Milano 2011). È direttore della Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese (1990-2008) che è anche l’edizione italiana del Journal of TCM organo dell’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese di Pechino, dal 1998 è membro dell’International Editorial Board di Clinical Acupuncture & Oriental Medicine edito negli U.S.A. e dell’International Board del Journal of Integrative Medicine (edito a Shanghai-Cina) e del Journal of Traditional Chinese Medicine (edito a Pechino- Cina). Attualmente svolge l’attività di direttore della rivista “Olos e Logos: Dialoghi di Medicina Integrata (www.oloselogos.it). DOMENICA 15 SETTEMBRE 2019: “LA MEDICINA NELL’INDIA ANTICA TRA MITO e STORIA” con il Prof. Ordinario Università di Padova Fabrizio Ferrari La medicina nell’India antica: tra mito e storia Le origini della medicina in India sono uno dei capitoli più affascinanti della storia intellettuale del subcontinente. Le tecniche di guarigione e il sapere medico dei guaritori-esorcisti vedici (bhiṣáj), delle varie classi di asceti e rinuncianti (śramaṇa) e dei medici āyurvedici (vaidya) non sono da considerarsi sistemi antitetici e chiusi in se stessi. Essi rivelano infatti un sistema di conoscenze che si sviluppa coniugando un pensiero mitico-rituale, e una visione filosofica, che ci porta alle origini della cultura indo-europea. In questa sessione, oltre a procedere ad un riesame della datazione delle fonti sulla base di recenti scoperte, si procederà ad una lettura guidata di una selezione di testi per meglio comprendere l’importanza dell’elemento mitologico nel processo di affermazione di una cultura della guarigione originale che ha contribuito alla definizione di uno dei più avanzati sistemi medici dell’antichità. Professore Fabrizio Ferrari, Professore Ordinario insegna presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità (DiSSGeA) qui di seguito alcune note biografiche del DocenteDIPLOMI 1999: Laurea in Lingue e Letterature Orientali (hindi, sanscrito), Università Ca’ Foscari Venezia: 110 e lode 2005: Ph.D. (Middle Bengali literature and Bengali folk religions), Department of the Languages and Cultures of South Asia, SOAS (School of Oriel and African Studies), University of London 2007: SOAS (School of Ontariental and African Studies), University of London: Post-doctoral Research Associate in the Study of Religions. 2009: Postgraduate Certificate in Teaching in Higher Education (MA equivalent), University of Chester POSIZIONI ACCADEMICHE Professore ordinario di storia delle religioni Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA)Università degli Studi di Padova 2012–2018: Professor of Religious Studies, Department of Theology and Religious Studies, University of Chester 2009–2012: Senior Lecturer in Religious Studies, Department of Theology and Religious Studies, University of Chester 2007– 2009: Lecturer in Religious Studies, Department of Theology and Religious Studies, University of Chester 2006–2007: Teaching assistant (Study of Religions; South Asian Religions). Department of Religious Studies, School of Oriental and African Studies, University of London SEMINARIO DI YOGA E TANTRA : “VASUGUPTA SPANDAKARIKA”, IL POEMA DELLA VIBRAZIONE e Gli Aforismi di Śiva (I Śiva sūtra con il Commentario di Bhaaskara) 15/16 Giugno 2019 con il Prof. MARK DYCZKOWSKIPresentazione del Libro: "IO SONO A POSTO"!! Consapevolezza di far impresa con il Dott. Corrado Rizzo DOMENICA 7 APRILE 2019 SEMINARIO di AYURVEDA con il Dott. ERNESTO IANNACCONE: "LA TERAPIA RASAYANA IN AYURVEDA" (E’ concepibile una società libera da malattia e sofferenze? E’ possibile per l’uomo vivere in salute perfetta? E se sì, come raggiungere concretamente questo tipo di ideale? Una risposta a questi interrogativi cruciali viene dall’analisi approfondita delle metodiche preventive e terapeutiche dell’Ayurveda e dello Yoga).Dott. Ernesto Iannaccone: medico chirurgo, medico ayurvedico, specialista in Igiene e Medicina Preventiva, autore di numerose pubblicazioni sulla Medicina Ayurvedica. E’ annoverato tra i maggiori esponenti europei di Medicina Ayurvedica, si occupa di Ayurveda dal 1985 circa, si è formato presso la Maharishi Vedic University, Vlodrop, Olanda. Ha compiuto lunghi soggiorni e di studio in India presso svariate istituzioni ospedaliere ed universitarie la Maharishi Word Center for Ayurveda, Maharishi Nagar, Delhi, dove ha ricevuto gli insegnamenti dai maggiori esperti in Ayurveda. Nel 1989 ha fondato con altri medici l’Associazione Medica Maharishi, della quale è presidente. Tiene regolarmente corsi di formazione di medicina ayurvedica rivolti a medici, operatori della salute, fa parte del corpo docente di Ayurvedic Point, Milano, attualmente è impegnato nella creazione di un ambulatorio ayurvedico nell’Ospedale Monaldi, ASL1, Napoli e nella traduzione e nella divulgazione dei testi classici dell'Ayurveda.
Autore di numerosi libri tra i quali citati alcuni: Formule d'Immortalità, Il cuore dell'Ayurveda, I disordini della mente, Il corpo immaginario dell'Ayurveda e la straordinaria Opera il “Il filo degli insegnamenti”. Si tratta di una splendida traduzione integrale del primo Libro (Sutrasthana) della Charaka Samhita, il più antico ed autorevole trattato antico sulla medicina ayurvedica con estratti dell’Ayurveda Dipika di Chakrapani. Studioso di sanscrito, è impegnato in un progetto di traduzione dei testi classici dell’Ayurveda MERCOLEDI' 27 FEBBRAIO 2019 SPETTACOLO DI DANZA INDIANA KATKAK con la con la Danzatrice Indiana Sudeshna Maulik accompagnata dalla voce dell'Indologa e Cantante di Musica Indiana Marged Trumper.
Sudeshna Maulik
allieva del leggendario pt. Birju Maharaj con una performance di kathak il 27
febbraio alle 20.30 presso il centro Manipura: introduce e fa da interprete l'indologa
e cantante Marged Trumper, che accompagnerà anche alcuni pezzi dal vivo al canto
indostano e tanpura.
Danzatrice professionista indiana di danza kathak attualmente residente in
Canada, che si è esibita in tutto il mondo dal Nord America all'Europa all'Asia.
La sua tecnica raffinata è frutto di uno studio meticoloso sotto la guida
inizialmente del noto maestro Chitresh Das fin dall'età di 7 anni. Ha proseguito
la sua formazione presso il prestigioso Bhartiya Kala Kendra di Nuova Delhi e
poi presso il Kathak Kendra, sotto la guida del leggendario Padmavibhushan Birju
Maharaj, maggiore esponente vivente di danza kathak e del lignaggio tradizionale
dei fondatori dello stile di Lucknow. Da alcuni anni Sudeshna è parte della
compagnia Kadamb di Kudumini Lakhia, che le ha permesso di approfondire le
sfumature dell'arte kathak in chiave più moderna. È così riuscita a combinare
più stili fondamentali ottenendo una sua identità stilistica peculiare, che l'ha
portata a esibirsi in tutto il mondo grazie alla ICCR, l'ITDC e compagnie di
danza internazionali. È una artista ufficiale della televisione nazionale
indiana e ha danzato con le compagnie di Pt. Birju Maharaj, Kudumini Lakhia e
Aditi Mangal Das. Rinomata in India, ha tenuto performance in Russia, Cina,
Taiwan, USA e in tutta Europa dando anche varie dimostrazioni e tenendo
workshop. Attualmente vive a Montreal dove collabora con le realtà artistiche
più prestigiose canadesi. È inoltre organizzatrice di un importante festival di
danza Quebasie Festival a Montreal. Ha ricevuto vari riconoscimenti e borse dal
governo canadese per la sua attività artistica.
Danza kathak
Marged Trumper
INCONTRO-SEMINARIO YOGA e CONCERTO di MUSICA CLASSICA INDIANA 10/11 GIUGNO 2018 con il Maestro-Prof. MARK DYCZKOWSK ARGOMENTO DEL SEMINARIO: “VASUGUPTA SPANDAKARIK, IL POEMA DELLA VIBRAZIONE 2° SESSIONE con i secondi 26 sui 52 VERSETTI SEMINARIO INTENSIVO: Tantrasāra l’Essenza dei Tantra di Abhinavagupta tenute dal Prof. Mark Dyczkowski 1° PARTE MAGGIO/GIUGNO 2018 SEMINARIO INTENSIVO: Tantrasāra l’Essenza dei Tantra di Abhinavagupta tenute dal Prof. Mark Dyczkowski 2° PARTE 16 SETTEMBRE 2018 SEMINARIO di SPIRITUALITA’: Relatore Prof. VICENZO PACE LUNEDI’ 14 MAGGIO 2018 Orario: 9.30/12.30 "La ricerca spirituale al di là dei confini delle religioni storiche" Argomenti del Seminario:
- Riflessioni sullo Yoga per comprenderne il vero significato: preghiera, ascolto, allineamento, trascendenza o moda, tendenza, puro fitness da praticare in palestra, in strutture poco affini per la ricerca interiore improvvisato da “Guru” che non conoscono la loro religione criticandola e, spesso, hanno poca conoscenza di ciò che propongono. - Sguardi sulle altre religioni, sui vari modi di credere, cosa significa credere, sui grandi interrogativi che stanno a fondamento delle religioni. - La ricerca spirituale cos’è? A chi appartiene? Come viene proposta e vissuta? PROF. VICENZO PACE Professore Ordinario di Sociologia Generale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. E’ docente, sempre presso la stessa Facoltà, anche di Sociologia della Religione e Teorie della Complessità. Inoltre, insegna, Islam and Human Rights nell’ European Master on Human Rights and Democratization. Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza all’Università di Padova (1968) e la laurea in Filosofia all’Università di Padova (1973).
I Suoi Principali temi di ricerca: Teoria dei sistemi e religione; i fondamentalismi; la sociologia dell’islam; i movimenti religiosi di tipo messianico e millenaristico; il neo-pentecostalismo.
Ha Pubblicato: PACE ENZO, BUTTICCI ANNALISA, Le religioni pentecostali, Carocci, Roma 2010.
PACE ENZO, Raccontare Dio. La religione come comunicazione, Il Mulino, Bologna 2008
PACE ENZO, Introduzione alla sociologia delle religioni, Carocci, Roma 2007.
PACE ENZO, Religion as communication. The Changing shape of Catholicism in Europe, in Ammerman Nancy (a cura di),Everyday Religion, Oxford University Press, Oxford 2007, pp. 37-50.
PACE ENZO, Globalization and the Conflict of Values in the Middle Eastern Societies, in Berger Peter, Beaman Lori (a cura di), Religion, Globalization, and Culture, Brill, Leiden 2007.
PACE ENZO, A Peculiar Pluralism, in “Journal of Modern Italian Studies”, 12 (1), 2007, pp. 86-100.
PACE ENZO, Extreme Messianism. The Chabad Movement and the Impasse of Charisma, in “Horizontes Antropologicos”, 27, 2007, p. 37-48.
PACE ENZO, Sociology of Religion: the State of Art, in Révay Edit, Tomka Miklos (a cura di), Eastern European Religion, Pazmany Tardsadalomtudomany, Budapest 2006, pp. 13-32.
PACE ENZO, Martyrdom e Fundamentalism, in Ritzer George (a cura di), Encyclopedia of Sociology, Blackwell, London 2006, pp. 1813-1816 e 2799-2882.
PACE ENZO, Salvation Goods, the Gift Economy and Charismatic Concern, in “Social Compass”, 51, 2006, pp. 49-64.
PACE ENZO, Sociologia dell’islam, Carocci, Roma 2005 (nuova edizione), (tr. in portoghese).
PACE ENZO, L’Islam in Europa. Modelli di integrazione, Carocci, Roma 2004.
PACE ENZO, Perché le religioni scendono in guerra, Laterza, Roma-Bari 2004. PACE ENZO, GARELLI FRANCO, GUIZZARDI GUSTAVO (a cura di), Un singolare pluralismo, Il Mulino, Bologna 2003.
PACE ENZO, Politics of Paradise. Conflitti di religione e conflitti di identità prima e dopo l’11 settembre, in “Rassegna Italiana di Sociologia”, 1, 2003, pp. 25-42.
PACE ENZO, Politique de l’identité, religion et enjeu scolaire, in “Archives de Sciences Sociales des Religions”, 121, 2002, pp. 115-126.
PACE ENZO, Religione civile e contesti nazionali, in “Rassegna Italiana di Sociologia”, 2, 2000, pp.189-207.
PACE ENZO, Damanhur, de la religion à la politique, in “Ethnologie française”, 4, 2000, pp. 575-590.
PACE ENZO, GUOLO RENZO, I fondamentalismi, Laterza, Roma-Bari 2000 (tr.in castigliano).
PACE ENZO, Il regime della verità, Il Mulino, Bologna 1998 (nuova edizione ampliata).
PACE ENZO, ACQUAVIVA SABINO, La sociologia delle religioni. Problemi e prospettive, La Nuova Italia Scientifica, Firenze 1992 (tr. in francese, portoghese, croato e vietnamita). DOMENICA 15 APRILE 2018 Ore 9.30: WORKSHOP CANTO INDIANO (Yoga della Voce): La voce attraverso gli esercizi tradizionali basati sulle antiche scale dei rāga in armonia con le ore del giorno e le stagioni che aiutano a rilassare il bacino e l'apparato fonatorio, ad aprire la voce facendola fluire con scioltezza e ampliandone l'estensione in modo naturale e potenziando la capacità respiratoria. Oltre agli esercizi tradizionali verranno inseriti dei semplici esercizi per favorire l'emissione vocale e l'improvvisazione basati su tecniche di nada yoga (yoga del suono) e pranayama (esercizi di respirazione) propedeutici al canto indiano. Il Workshop è dedicato a principianti anche senza conoscenza musicale o vocale precedente. RELATRICE: L' INDOLOGA MARGED TRUMPER: nasce in una famiglia italo-gallese di studiosi e traduttori, il nonno è il noto grecista e filosofo Carlo Diano, la madre è una nota scrittrice e traduttrice. Laureata con i massimi voti in lingua e letteratura hindi presso l'Università Ca' Foscari di Venezia con una tesi sulla “Storia e poesia nel genere vocale thumri”. Dal 2000 si dedica allo studio della musica classica del Nord India presso l'Istituto di musiche comparate della Fondazione G. Cini di Venezia. Dal 2003 al 2007 frequenta presso il Conservatorio di Vicenza le lezioni di canto dhrupad e bansuri (flauto indiano) con Lorenzo Squillari. Continua a studiare la musica indiana tradizionale con Sunanda Sharma ji, allieva della grande Smt. Girija Devi di Benares, presso la Royal Academy of Music di Londra e successivamente a Delhi, approfondendo i generi di canto khyal, thumri e i vari generi semiclassici specifici della tradizione di Benares. In India prende lezioni anche da Smt. Girija Devi, massima esponente vivente del Benares gharana e leggenda del canto semiclassico indiano, presso la Sangeet Research Academy di Calcutta e a Benares. E’ riconosciuta come l'unica studiosa occidentale di canto classico indostano altamente specializzata nell'aspetto culturale e linguistico e ha ricevuto l'approvazione e la benedizione di diversi noti maestri, quali Pt. Hariprasad Chaurasia, Pt. Rajan e Sajan Mishra, Shri Uday Bhawalkar, Shri Manik Munde, Pt. Ritwik Sanyal, Shri Bireshwar Gautam. Oltre all'hindi ha studiato bengali, sanscrito, urdu e la braj bhasha, la lingua della poesia medievale del nord dell'India usata nelle composizioni musicali classiche. Marged è tra le rarissime specialiste occidentali in canto thumri, un genere semiclassico romantico con infinite sfumature espressive, derivante dai canti interpretati con la danza nelle corti dei nawab indo-persiani, in cui oggi l'espressività vocale ha sostituito i gesti della danza. Tiene in particolar modo a una seria diffusione della tradizione musicale classica indiana, e ha partecipato come relatrice e performer a numerosi convegni, conferenze, festival culturali. Ha anche una grande passione per l'insegnamento e ha elaborato un personale approccio all’insegnamento della lingua hindi che ha insegnato presso l'Università Statale di Milano, e ha collaborato con l'Indus Heritage Center di Los Angeles, associazione che gestisce i corsi di hindi per studenti originari dell'India presso l'Università americana UCLA. È in uscita un suo capitolo sulle basi del canto indostano per un libro edito dalla National Association of Teachers of Singing in USA. E’ stata interprete per molti studiosi e artisti indiani e anglofoni per concerti in Italia. L’interesse per le forme d’arte popolare e la cultura indiana l‘hanno avvicinata all'arte dell’henné indiana, la mehndi. Dal 2006 fa parte della comunità internazionale di artisti dell'henné Henna Tribe, promuove corsi sull'arte dell'hennè e decora alcune spose indiane. E’ stata la prima artista dell'henné italiana a collaborare ufficialmente a un progetto di decorazione come volontaria per pazienti oncologiche con lo IOV (Istituto Oncologico Veneto), presentato al Convegno per Parrucchieri ed Estetisti a contatto con pazienti oncologici di Padova.VENERDI’ 13 APRILE 2018 Ore 17.30 Pomeriggio Conferenziale: “LE DONNE DI TONO ZANCANARO” A cura del Dott. Manlio Gaddi Il pomeriggio alternerà commenti, racconti, foto, sull’espressione figurativa dell’importante Genio-Pittore Padovano TONO ZANCANARO
TONO ZANCANARO Antonio Zancanaro «Tono» nasce a Padova l’8 aprile 1906. Nel 1931 comincia a dipingere, già nel 1933 partecipa ad esposizioni collettive. L’amicizia col medico Giorgio Rubinato è di fondamentale importanza poiché lo avvia anche, attraverso il filtro della grande arte del nostro secolo, a una più meditata conoscenza del Meridione, dell'arte greca e mediterranea. Nel 1935, a Firenze, Tono si reca da Ottone Rosai, dal quale asseriva d'aver ricevuto «la prima e unica, fondamentale, lezione sulla natura dell'arte».Nel 1937: il primo viaggio a Parigi dove si reca da Lionello Venturi, da tempo li esule. Matura intanto l'impostazione ideologica dell'artista, già orientato dall'ambiente e dalle letture a un umanitarismo sociale e alla polemica contro gli stati tradizionalmente oppressori. Stringe amicizia con Ettore Luccini e, poco dopo, con Eugenio Curiel, che dal 1936 frequenta quotidianamente. Tono è così attratto dall'ambiente universitario, e in particolare frequenta il gruppo di giovani triestini legati a Curiel, come Atto Braun ed altri, il primo «Gibbo», donato a Luccini, reca la data del 1937. Poco più tardi Tono conosce Meneghetti, Marchesi ed altri esponenti dell'antifascismo universitario; presta aiuto per l'educazione dei ragazzi ebrei discriminati. nella villa di Celina Trieste: con alcuni amici entra in rapporto con Francesco Loperfido. Nel 1942 si iscrive al P.C.I. Tra il 1942 e il 1943 grava su Tono il sospetto d'un male incurabile: passa settimane in ospedale (ed è qui che, secondo quanto egli narra, ricava dei contorni delle ombre che scorge sulle pareti mentre si riprende dalla crisi, alcuni spunti determinanti per l'invenzione grafica del «Gibbo»: i cosiddetti «protogibbi»). Verso il 1950, venuto a contatto con la gente delle risaie, si impegna a suo modo, liberamente, nell'attuazione di una poetica «realistica». Pur operando costantemente a Padova, egli si sposta sempre più spesso in altre regioni, e specie a Roma, dove stringe viva amicizia con Carlo Levi, Renato Guttuso e Mino Maccari. Nel 1942 conosce a Milano, su indicazione di Curiel, Ernesto Treccani, che a sua volta lo aveva messo in contatto, a Roma, con Guttuso, e con Moravia e Morante e anche all’ambiente milanese. Tra i viaggi, oltre a quelli nelle zone vicine, come gli spostamenti continui nel Polesine, Comacchio, Mantova, Cesenatico, Ferrara, sono stati di particolare rilievo per l'artista quelli in Cina (1956) e la serie fittissima in Sicilia e in Magna Grecia. dove Tono soggiorna per lunghi periodi. In Sicilia stringe nuove amicizie, con Leonardo Sciascia, Antonio Uccello, Vincenzo Tusa ed altri intellettuali isolani, tra i quali l'editore Sellerio. Tra il 1946 e il 1950 torna più volte a Parigi, altri viaggi lo portano in Russia, in Polonia, in Germania Orientale, in Albania. Caso raro fra gli artisti si è cimentato con quasi tutte le modalità delle arti visive, riuscendo sempre ad appropriarsi delle capacità tecniche necessarie e sufficienti per eseguire il suo lavoro. Anche se Zancanaro rimane pur sempre Maestro ineguagliato nella grafica, particolarmente nella linea pura e nell'incisione, ha lavorato a lungo con l'olio e gli acquarelli, ha inciso vasi di vetro appositamente realizzati per lui dai mastri vetrai di Murano, in stretta collaborazione con la Cooperativa del Mosaico di Ravenna ha eseguito numerosi interventi musivi, realizzato arazzi, sculture in bronzo, etc. Altra peculiarità del Maestro padovano è stato il suo desiderio di viaggiare, di muoversi sia per vedere località sconosciute, sia di conoscere persone nuove, instaurare nuovi rapporti. In questo suo peregrinare parte importante hanno avuto i musei, luoghi continui di visitazione e rivisitazione per studio e contemplazione, in particolar modo quelli di Spina, di Grosseto, le zone archeologiche di Paestum, Metaponto e Selinunte. La sensibilità di Tono Zancanaro, unita al desiderio continuo di lavorare, di realizzare anche con le proprie mani, non poteva che portare necessariamente alla scoperta della pittura vascolare greca, ed al desiderio di reinterpretarla a modo suo, oggi, con i suoi soggetti. Per questo inizia l'attività di ceramista di Tono Zancanaro, e le prime produzioni sono dei primi anni '50: l'interesse per questa lavorazione è tale che si fa costruire un suo forno, nello studio di Padova, e da solo realizza la maggior parte delle opere, vasi, piatti, ma anche sculture in terracotta. Nel 1970 ottiene la cattedra d'incisione all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, che conserva fino al 1977, lavorando con la Cooperativa del Mosaico. Nel 1972 ha la prima grande mostra antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, cui segue nel 1974 una seconda antologica alla Civica Galleria d'Arte del Comune di Palermo. Nel 1978 il comune di Padova gli dedica una grandissima mostra antologica nel Salone della Ragione. Nel 1982 anche il comune di Milano lo onora con una rassegna antologica nel Castello Sforzesco. Poi non si contano più le mostre antologiche in Italia ed all’estero. Muore a Padova il 3 giugno 1985. Infine Tono Zancanaro: Pittore, grafico, incisore, scultore, mosaicista, litografo ha esplorato tutte le tecniche delle arti visive. Sue opere sono in alcuni fra i maggiori musei del mondo, come il Victoria and Albert Museum di Londra o il Museo Puškin a Mosca., ed in numerosi musei italiani. Ha esposto in tutto il mondo, vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Amante della classicità greca e della Sicilia in particolare, è cittadino onorario di Capo d’Orlando (ME) e di altre cinque città. Di sè aveva scritto, fra l'altro, nella auto presentazione della mostra presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1972/73: "Sono stato e sono, si capisce, estraneo ai giochi dei clan, gruppi, estetiche, giri di mercato. Ma mai ho dubitato che se il gioco doveva costare la proverbiale candela, consista e consiste nella fiducia verso l'uomo e me stesso nel vivo della vita e della storia dell'uomo e dell'umanità. Essere magari l'ultimo anello, ma della catena che tiene legata l'umanità che io chiamo umana. Questa è stata ed è la mia resistenza di uomo prima di tutto, di artista infine. Forte come credo di essere per aver affondato le mie radici nel mondo ellenico, ultimo e primo approdo che non esclude davvero la grande civiltà e terra cinese, il nostro rinascimento, la recente storia dell'umanità che lotta per l'uomo figlio e padrone della ragione".
DOTT. MANLIO GADDI Manlio Tommaso Gaddi (1946) laurea in chimica, dal 1968 vive a casa di Tono Zancanaro, già amico di famiglia, inizia ad interessarsi all'arte ed a organizzare la vita del Maestro, curandone via via tutti gli aspetti dalla gestione delle mostre alle numerose pubblicazioni alla gestione economica, divenendo così un "cultore della materia". Dopo la morte di Tono ha fondato l'Archivio Storico Tono Zancanaro (www.tonozancanaro.it) con la finalità di diffondere le opere del Maestro, realizzando quindi numerose mostre e pubblicazioni in Italia ed in tutto il mondo. Oltre alle opere di Tono Manlio T. Gaddi ha inoltre curato mostre e pubblicazioni per altre decine di artisti, pubblicando circa un centinaio di cataloghi e oltre una ventina di monografie. GIOVEDI’ 29 MARZO 2018 ore 20.00 Presentazione del libro Darśan di Marco Perini. Serata alternata da lettura di alcune pagine del libro da parte di Donatella Cipolato e commenti, racconti, foto, filmati sugli argomenti trattati nel libro dall’autore, Marco Perini.INCONTRO-SEMINARIO YOGA e CONCERTO di MUSICA CLASSICA INDIANA
ARGOMENTO DEL SEMINARIO: “VASUGUPTA SPANDAKARIK, IL POEMA DELLA VIBRAZIONE 1° SESSIONE con i 26 sui 52 VERSETTIPRESENTAZIONE DEL LIBRO di Gabriele Sannino GIOVEDI' 8 GIUGNO 2017 ore 20.30 Ingresso libero Lettera a un’anima sbocciata è un libro composto da sette lettere, indirizzate idealmente a una bambina, ovvero un’anima appena sbocciata, da poco arrivata sul Pianeta. Nell’ordine, i temi trattati sono la fiducia, la natura della realtà, il denaro, l’amicizia, l’amore, il sesso e il senso della vita (e della morte). Lettera a un’anima appena sbocciata è un libro utile a chi voglia analizzare tutti – ma davvero tutti – gli aspetti della vita che viviamo, sia dal punto di vista pratico che spirituale. Il tutto, naturalmente, senza alcun infingimento, poiché è arrivato il momento di essere chiari e soprattutto concisi, in quanto solo così si potranno toccare con mano le molte anime che, in questo momento e non solo, sono alla ricerca di se stesse. INCONTRO-SEMINARIO YOGA e CONCERTO di MUSICA CLASSICA INDIANA con il Maestro-Prof. MARK DYCZKOWSKI ARGOMENTO DEL SEMINARIO del 09/10 Luglio 2016 Si osserverà come la Dea comunque emerge e gradualmente prende un posto importante, alla ribalta nella Vita e nella comunità; come viene ad assumere lo status dell'essere Supremo interiormente anche nelle forme esteriori, spostandosi e moltiplicandosi nei vari siti di culto. Si studierà l'interpretazione della sua comparsa per la prima volta di Grande Dea (Mahadevi) in un inno trovato nel testo Markandeya Purana chiamato Devimahatmya "La gloria della dea dedicata alla dea Durga" Si studierà come in quel periodo o poco dopo nell'ambiente dei Tantra, una vera esplosione di forme divine femminili si intreccino, si affiancano ad innumerevoli tipologie di esseri femminili definite "Yoginiis" che frequentando il "Magno Bhairava Tantra" di Dio, la Grande Dea prende una struttura meravigliosamente polimorfica. Si studierà come il concetto maschile e femminile interagiscono tra loro mediante la loro ampia e varia natura e in base alle circostanze del momento che stanno attraversando e vivendo. Infine dopo la presentazione e la conoscenza della "Dea" come per esempio Kali, imparare sotto forma di meditazione a recitare il suo mantra e i suoi mille nomi.
Concerto per SITAR e TABLA
Stefano Grazia, laureato in Storia Orientale ha iniziato nel 1979 lo studio dei Tabla presso l’ IIMC (Fondazione CINI di Venezia), con il Maestro Sankha Chatterjee di Calcutta. Nel 2000 ha dato origine al progetto MUSA e a diverse collaborazioni musicali tra cui quella con l’ensemble ANANKE’ effettuando diverse tournée all’estero, tra cui anche Israele. Ha accompagnato in concerto innumerevoli celebri musicisti indiani sia in Italia sia in Europa. Dal 2005 sta perfezionando la propria formazione musicale con il Maestro Pooran Maharaj membro della più importante famiglia di Tablisti di Benares. Tiene conferenze sulla musica e cultura indiana e sulle tematiche interculturali tra Oriente e Occidente promuove concerti di musica indiana classica e rassegne interculturali tra le musiche d'Oriente e d'Occidente, fra le quali “La via della Seta” (2004),“La Seta e il Cotone”(2006)“,L’India e l’Occidente”(2006/2008) e vari Festival dell’Oriente WORKSHOP e CONCERTO di MUSICA CLASSICA INDIANA con il Maestro-Prof. MARK DYCZKOWSKI
Stefano Grazia, laureato in Storia Orientale ha iniziato nel 1979 lo studio dei Tabla presso l’ IIMC (Fondazione CINI di Venezia), con il Maestro Sankha Chatterjee di Calcutta. Nel 2000 ha dato origine al progetto MUSA e a diverse collaborazioni musicali tra cui quella con l’ensemble ANANKE’ effettuando diverse tournée all’estero, tra cui anche Israele. Ha accompagnato in concerto innumerevoli celebri musicisti indiani sia in Italia sia in Europa. Dal 2005 sta perfezionando la propria formazione musicale con il Maestro Pooran Maharaj membro della più importante famiglia di Tablisti di Benares. Tiene conferenze sulla musica e cultura indiana e sulle tematiche interculturali tra Oriente e Occidente promuove concerti di musica indiana classica e rassegne interculturali tra le musiche d'Oriente e d'Occidente, fra le quali “La via della Seta” (2004),“La Seta e il Cotone”(2006)“,L’India e l’Occidente”(2006/2008) e vari Festival dell’Oriente
Argomento del seminario: " RAGA e TALA ", COME INTRODUZIONE AI MANTRA La parola RAGA (nel nord dell’India) o Ragam (nel sud dell’India) deriva dal sanscrito e significa “colore” o “passione”. Il Raga appartiene alla tradizione musicale indiana. Un raga si basa su una scala con un dato insieme di note disposte in un tipico ordine, ottenute enfatizzando certi gradi della scala, da cui derivano caratteristici motivi musicali. Attualmente si stanno utilizzando centinaia di raga diversi ma molti altri sarebbero possibili. Nel nord dell’India, i raga sono classificati in base a circostanze quali l’umore, la stagione, l’ora ed altro, mentre, nel sud dell’India, i raga sono raggruppati in base alle caratteristiche tecniche delle loro scale. L’artista cerca di creare uno stato d’animo o di rendere una atmosfera (rasa) tipica di quel particolare raga. Tradizionalmente si attribuivano ai raga effetti soprannaturali quali ad esempio piogge ed incendi. Uno spettacolo raga in genere dura mezz’ora o più e può anche essere totalmente o parzialmente improvvisato.La parola TALA è ritmo-ciclo che parte all'inizio di un gat (composizione) e mostra la giusta musica-tempo che può essere veloce, media o lenta senza soluzione di continuità fino alla fine del gat, o anche fino alla fine del raga. Abbiamo molti cicli della nostra vita: cicli naturali, come il cambio di notturno e diurno e cicli innaturali come dividendo il giorno in 24 ore o dividendo la settimana in sette giorni e tutte le tala-cicli di un raga, se ha giocato bene, si susseguono come le perle di una collana. Il momento più importante della tala è il sam (giunto, unione), che di solito è la prima Matra (battuta) del ciclo. Il secondo più importante è il battito khali (vuoto), che è la parte non sollecitata del tala. Il sam non è solo l'inizio del tala, ma anche un elemento conclusivo. Molte frasi (tan, tihai) termina il sam. Lo stesso periodo di battute potrebbe essere diviso in diverse tala, utilizzando diversi sistemi di divisione. Le 16 battute possono essere riprodotti come tintala, sitarkhanitala, o anche aditala.Naturalmente, ci sono alcune regole che raccontano la tala appropriato per una composizione. I campioni audio che è possibile ascoltare con il tala s elencati sono in madhya (medio) tempo e tutti sono lunghi 4 cicli. In vilambit (lento) tempo o anche in ati-vilambit (molto lento) tempo, che si può sentire soprattutto in performance vocali, il tala ha una diversa-set bol, le sollecitazioni sono costanti, per cui i battiti, stressati o atone, rimangono invariati. In caso di tintala è possibile ascoltare una variazione vilambit. PROGRAMMA DELL’INCONTRO-SEMINARIO YOGA
INCONTRO-SEMINARIO YOGA e CONCERTO di MUSICA CLASSICA INDIANA con il Maestro-Prof. MARK DYCZKOWSKI
Dr. Mark
Dyczkowski, indologo inglese, è stato iniziato dal grande maestro indiano SWAMI
LAKSMANJOO nel 1976.
Ha
conseguito la laurea presso la Benares Hindu University e Ph.D.presso la Oxford
University, dove ha svolto ricerche sullo Shivaismo sotto la guida del Prof.
Alexis Sanderson. Inoltre dal 1985 al 1990 è stato associato di ricerca della
Sampurnananda Sanskrit University di Benares e dal 1990 al 2005 è stato membro
per la ricerca “all’Indira National Centre for the Arts (l’istituzione più
grande di ricerca indologica del mondo)”, per loro ha prodotto un’edizione
critica con un’introduzione e note ampia pari a 14 volumi del Manthanabhirava
Tantra. Nella recensione di questo Lavoro, il Professore David White scrive le
seguenti parole ”Mark Dyczkowski è lo studioso più originale e ad ampio raggio
di “Tantra Indù” dell’attuale generazione, se non di tutti i tempi”. In queste
raccolte ha scritto altri quattro libri che trattano del Shivaismo del Kashmir e
del Tantrismo ed è considerato una delle massime autorità mondiali dello
Shivaismo Tantrico. E’ affiliato con le maggiori istituzioni accademiche in
India ed ha tenuto conferenze nelle Università di Europa, Stati Uniti e India.
Nel 1980 si è addottorato in Studi sul Sanscrito con specializzazione in
Shivaismo kashmiro presso l'università di Oxford. E’ autore di numerosi testi e
pubblicazioni che riguarda il Tantrismo Hindu e anche di pubblicazioni sulle
scritture tradizionali del Tantra, letteratura più studiata e apprezzata al
mondo. Oltre al Suo percorso accademico e conferenziere molto attivo è un
eccellente musicista di Sitar che porta sempre con sé come parte della Sua
anima. Ha studiato
Sitar per tutti questi anni, il suo attuale insegnante è il grande Maestro di
Sitar Budhaditya Mukherjee: durante questi anni di studio ha raccolto oltre
1.500 composizioni per Sitar e a partire dagli anni ’70 ha eseguito pubbliche
performance in vari paesi tra cui l’India. Ha tenuto conferenze ed esibizioni
musicali in numerosi paesi in Europa, Asia e America, è un sitarista molto noto
a Benares dove tiene regolari performance pubbliche ed è altamente considerato
dall’ambiente dei musicisti indiani e degli amanti della musica. Dr. Mark
Dyczkowski vive a Varanasi (Benares) da circa 40 anni, sui ghat del Gange dove
insegna agli studenti di Shivaismo Kashmiro e pratica la musica. INCONTRO-SEMINARIO YOGA e CONCERTO di MUSICA CLASSICA INDIANA con il Maestro-Prof. MARK DYCZKOWSKI
Dr. Mark
Dyczkowski, indologo inglese, è stato iniziato dal grande maestro indiano SWAMI
LAKSMANJOO nel 1976.
Ha
conseguito la laurea presso la Benares Hindu University e Ph.D.presso la Oxford
University, dove ha svolto ricerche sullo Shivaismo sotto la guida del Prof.
Alexis Sanderson. Inoltre dal 1985 al 1990 è stato associato di ricerca della
Sampurnananda Sanskrit University di Benares e dal 1990 al 2005 è stato membro
per la ricerca “all’Indira National Centre for the Arts (l’istituzione più
grande di ricerca indologica del mondo)”, per loro ha prodotto un’edizione
critica con un’introduzione e note ampia pari a 14 volumi del Manthanabhirava
Tantra. Nella recensione di questo Lavoro, il Professore David White scrive le
seguenti parole ”Mark Dyczkowski è lo studioso più originale e ad ampio raggio
di “Tantra Indù” dell’attuale generazione, se non di tutti i tempi”. In queste
raccolte ha scritto altri quattro libri che trattano del Shivaismo del Kashmir e
del Tantrismo ed è considerato una delle massime autorità mondiali dello
Shivaismo Tantrico. E’ affiliato con le maggiori istituzioni accademiche in
India ed ha tenuto conferenze nelle Università di Europa, Stati Uniti e India.
Nel 1980 si è addottorato in Studi sul Sanscrito con specializzazione in
Shivaismo kashmiro presso l'università di Oxford. E’ autore di numerosi testi e
pubblicazioni che riguarda il Tantrismo Hindu e anche di pubblicazioni sulle
scritture tradizionali del Tantra, letteratura più studiata e apprezzata al
mondo. Oltre al Suo percorso accademico e conferenziere molto attivo è un
eccellente musicista di Sitar che porta sempre con sé come parte della Sua
anima. Ha studiato
Sitar per tutti questi anni, il suo attuale insegnante è il grande Maestro di
Sitar Budhaditya Mukherjee: durante questi anni di studio ha raccolto oltre
1.500 composizioni per Sitar e a partire dagli anni ’70 ha eseguito pubbliche
performance in vari paesi tra cui l’India. Ha tenuto conferenze ed esibizioni
musicali in numerosi paesi in Europa, Asia e America, è un sitarista molto noto
a Benares dove tiene regolari performance pubbliche ed è altamente considerato
dall’ambiente dei musicisti indiani e degli amanti della musica. Dr. Mark
Dyczkowski vive a Varanasi (Benares) da circa 40 anni, sui ghat del Gange dove
insegna agli studenti di Shivaismo Kashmiro e pratica la musica. CONFERENZA PRESENTAZIONE LIBRO: 7D VENERDI' 22 MAGGIO 2015 con Dott.ssa Ester Boccasso, Dott.ssa Lisa Buoso, Dott.ssa Irene Leo INCONTRO-SEMINARIO YOGA - "RAJA YOGA" CON IL MAESTRO SWAMI YOGASWARUPANANDA SWAMI YOGASWARUPANANDA VICE PRESIDENT AND TRUSTEE OF THE DIVINE LIFE SOCIETY RISHIKESH, INDIA SHRI SWAMI YOGASWARUPANANDA, dello Sivananda Ashram di Rishikesh (India). Attualmente è vice presidente della DIVINE LIFE SOCIETY, creata da Swami Sivananda Maharaj (che operò anche come medico) con lo scopo di diffondere la conoscenza spirituale attraverso libri, conferenze, scuole di yoga, ma principalmente attraverso il lavoro dedicato agli altri. Shri Swami Yogaswarupananda insegna yoga presso l’Accademia Reale del Nepal, tiene corsi sulla Bhagavad Gita presso la Yoga Vedanta Forest Academy di Rishikesh, è istruttore alla Royal Nepal Airlines, e autore del testo “Guida pratica allo Yoga” basato sugli insegnamenti personali di Swami Chidananda, presidente della Divine Life Society. Dice infatti Swami Chidananda nell’introduzione del libro: “Yoga è una scienza sacra e la sua pratica è primariamente un processo spirituale, anche se basato sul corpo fisico, sul respiro ....." INCONTRO-SEMINARIO YOGA e CONCERTO di MUSICA CLASSICA INDIANA con il Maestro-Prof. MARK DYCZKOWSKI
CICLO DI INCONTRI DI MEDITAZIONE BUDDHISTA 2014/2015 INCONTRO-SEMINARIO YOGA - "YAMA e NIYAMA" CON IL MAESTRO SWAMI YOGASWARUPANANDA SWAMI YOGASWARUPANANDA VICE PRESIDENT AND TRUSTEE OF THE DIVINE LIFE SOCIETY RISHIKESH, INDIA SHRI SWAMI YOGASWARUPANANDA, dello Sivananda Ashram di Rishikesh (India). Attualmente è vice presidente della DIVINE LIFE SOCIETY, creata da Swami Sivananda Maharaj (che operò anche come medico) con lo scopo di diffondere la conoscenza spirituale attraverso libri, conferenze, scuole di yoga, ma principalmente attraverso il lavoro dedicato agli altri. Shri Swami Yogaswarupananda insegna yoga presso l’Accademia Reale del Nepal, tiene corsi sulla Bhagavad Gita presso la Yoga Vedanta Forest Academy di Rishikesh, è istruttore alla Royal Nepal Airlines, e autore del testo “Guida pratica allo Yoga” basato sugli insegnamenti personali di Swami Chidananda, presidente della Divine Life Society. Dice infatti Swami Chidananda nell’introduzione del libro: “Yoga è una scienza sacra e la sua pratica è primariamente un processo spirituale, anche se basato sul corpo fisico, sul respiro ....." INCONTRO-SEMINARIO YOGA - "SCIENZA DELLA MENTE" CON IL MAESTRO SWAMI YOGASWARUPANANDA SWAMI YOGASWARUPANANDA VICE PRESIDENT AND TRUSTEE OF THE DIVINE LIFE SOCIETY RISHIKESH, INDIA SHRI SWAMI YOGASWARUPANANDA, dello Sivananda Ashram di Rishikesh (India). Attualmente è vice presidente della DIVINE LIFE SOCIETY, creata da Swami Sivananda Maharaj (che operò anche come medico) con lo scopo di diffondere la conoscenza spirituale attraverso libri, conferenze, scuole di yoga, ma principalmente attraverso il lavoro dedicato agli altri. Shri Swami Yogaswarupananda insegna yoga presso l’Accademia Reale del Nepal, tiene corsi sulla Bhagavad Gita presso la Yoga Vedanta Forest Academy di Rishikesh, è istruttore alla Royal Nepal Airlines, e autore del testo “Guida pratica allo Yoga” basato sugli insegnamenti personali di Swami Chidananda, presidente della Divine Life Society. Dice infatti Swami Chidananda nell’introduzione del libro: “Yoga è una scienza sacra e la sua pratica è primariamente un processo spirituale, anche se basato sul corpo fisico, sul respiro ....." RASSEGNA MEDITAZIONE venerdì 18 dicembre 2009 dalle 20.00 alle 23.00 circa
Argomento: Distruggere la casa costruita dall'ego SABATO 30 MAGGIO 2010 SEMINARIO YOGA PRATYAHARA : ILI RITIRO DEI SENSI CHE PREPARA LA MEDITAZIONE, PASSAGGIO DALL'ESTROVERSIONE ALL'INTROVERSIONE conduce il Maestro Enrico Scapin
VENERDI
15 MAGGIO 2009
SABATO 21 MARZO 2009 Dr. MUSTAFA RAZA - Musicista e suonatore di VICHITRA VINA e Dr. STEFANO GRAZIA Tablista, Indologo, Musicista Speciale giornata CONFERENZA-CONCERTO con il Musicista-Filosofo MARK DYCZKOWSKI Concerto per SITAR e TABLA con Mark Dyczkowski e Stefano Grazia GIOVEDI 26 GIUGNO 2008
GIOVEDI
19 GIUGNO 2008
CICLO DI CONFERENZE "L'INDIA E LO YOGA" Giovedì 3
aprile 2008 a cura di Stefano Grazia e dell'Associazione MUSA VENERDI 29 GIUGNO 2007 Incontro aperto a tutti Relatrice: Manuela Stocco
VENERDI 6 APRILE 2007
Relatrice: Manuela Stocco
VENERDI 20 OTTOBRE 2006 |
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Centro Manipura Viaggiare dentro se stessi Via Trieste, 23 35121 Padova tel. 049 2610735 |
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